Il problema principale dei professionisti del settore BIM, è la capacità di lavorare in maniera coordinata e condivisa, sia all’interno di un’organizzazione sia con la partecipazione di protagonisti esterni. Per questi motivi l’utilizzo del formato open IFC (Industry Foundation Classes), risulta cruciale.
L‘interoperabilità tra vari soggetti, e la loro collaborazione, sono tra gli aspetti portanti per promuovere la trasformazione digitale e il BIM nel settore AEC e quindi superare le difficoltà di poter lavorare insieme con sinergia per tutti i soggetti coinvolti nell’intera filiera.
L’IFC nei processi OpenBIM
L’utilizzo di linguaggi e formati aperti, permette lo svincolo da file proprietari, un aiuto notevole per l’interscambio dei file e l’interoperabilità tra i vari soggetti. Tra questi troviamo quindi l’IFC, che è uno dei formati aperti sviluppati da OpenBIM strutturato in modo tale da standardizzare in maniera gerarchica le componenti del modello BIM.
Tra i suoi punti di forza troviamo:
- Caratteristiche e attributi: è possibile visualizzare informazioni sui materiali, proprietà fisiche, chimiche e termiche, così come il colore;
- Relazioni: tra i diversi oggetti del modello, tra le analisi del modello BIM (costi, performance ecc..), tra i diversi oggetti del modello, tra i processi (come attività manutentive etc…), tra i vari soggetti che collaborano al progetto;
- Identità: ovvero il riconoscimento dell’oggetto in maniera univoca tramite codificazione che contiene informazioni come nome, tipo di oggetto e funzione.
Avendo queste caratteristiche, il risultato del formato IFC è di un file in cui poter archiviare un modello con informazioni geometriche e documentale.
IFC: cos’è
Nel corso della storia, la trasmissione dei dati open, ha origine negli anni ’90 con il formato data exchange STEP (.stp), creato dall’ISO – International Standard Organization.
Nel tempo si è andati incontro ad un aumento della complessità della struttura del modello di trasporto dei dati, con un numero sempre più alto di informazioni e relazioni.
Le attuali versioni di IFC sono:
- IFC 2×2: è un formato obsoleto per la maggior parte dei software;
- IFC 2X3: formato certificato;
- IFC 4: ultima versione.
MVD: Model View Definition
Per alleggerire il file e filtrare le informazioni da visualizzare nel file da condividere, è possibile selezionare una “Model View Definition (MVD)” (Definizione del modello di vista).
Gli MVD disponibili sono svariati e specifici ogni IFC, quindi l’utente ha la possibilità di scelta da un database presente sulla pagina web di buildingSMART.
Esempi di MVD sono:
- Architectural Design to Structural Design (Dalla progettazione architettonica alla progettazione strutturale) – in cui l’architetto fornisce all’ingegnere strutturale uno “sfondo” di modello a cui può fare riferimento per il posizionamento e la progettazione di elementi strutturali.
- Architectural Design to Quantity Takeoff (Dalla progettazione architettonica al calcolo delle quantità) – in cui l’architetto fornisce all’impresa costruttrice un modello con un accurato posizionamento degli elementi utile all’estrazione di quantità e l’assegnazione di costo.
- Building Envelope Design to Energy Analysis – dove un architetto o un progettista / ingegnere che ha definito le caratteristiche dell’involucro dell’edificio fornisce al consulente energetico un modello con i tipi di materiali da costruzione con i valori termici specifici, nonché i valori di comfort termico per gli spazi interni per determinare le prestazioni dell’edificio.
- Construction Operations Building Information Exchange (COBie) (Scambio di informazioni dalla costruzione all’uso) – in cui un impresa di costruzione fornisce i dati al proprietario e al responsabile della struttura per la fase di utilizzo dell’opera.
Nel tempo chiunque ha potuto creare il proprio MVD e questo ha creato situazione in cui molti di essi non erano interoperabili tra loro. Gli standard IDS lavorano affianco agli IFC per poter definire requisiti di scambio interpretabili al computer per ogni caso d’uso
Visualizzare i modelli BIM in GeoDropBox
Nel caricare qualsiasi tipo di documento, se caricherai un file BIM con estensione IFC, potrai visualizzare il modello 3D direttamente online. Ma non solo BIM, attraverso il visualizzatore avrai la possibilità di vedere immagini, pdf e file di testo.












