Rete metallica a doppia torsione Linee Guida per la certificazione di idoneità tecnica – Il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici , con il parere n. 69 reso nell’adunanza del 2 luglio 2013, pubblicò le “Linee Guida per la certificazione di idoneità tecnica all’impiego e l’utilizzo di prodotti in rete metallica a doppia torsione“.
A distanza di 10 anni dalla loro emanazione, il documento rappresenta ancora il riferimento per tecnici, operatori del settore, stazioni appaltanti e organi di controllo, il riferimento tecnico normativo per l’impiego di questi materiali da costruzione costituiti in rete metallica a doppia torsione.
Le Linee Guida approvate nel 2013 sostituirono la Circolare del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici n. 2078 del 27 agosto 1962, relativa alle “Norme da inserire nei Capitolati di lavori idraulici per la zincatura dei gabbioni di filo di ferro per difese e sistemazioni montane” e le precedenti “Linee guida per la redazione di capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione” del maggio 2006.
Il documento è costituito dai seguenti paragrafi:
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- Oggetto
- Campo d’applicazione
- caratteristiche dei prodotti
- Indicazioni sulla vita nominale delle opere e sulla durabilità dei prodotti
- Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione
- Controllo di accettazione in cantiere
- Prescrizioni per il collaudo
- Indicazioni specifiche per i materiali di riempimento
- Indicazioni specifiche per il montaggio e la manutenzione
- Riferimenti normativi
La circolare evidenzia chiaramente gli ambiti in cui le opere basate sull’impiego della rete metallica a doppia torsione può essere applicata (campo d’applicazione), evidenziando il loro possibile utilizzo per la protezione di argini e rilevati (materassi metallici), per opere di sostegno a gravità (gabbioni), per il contenimento di scarpate instabili (reti ), per la realizzazione delle opere di sostegno (terra rinforzata), in cui, specificatamente hanno una valenza prettamente strutturale e, dunque, devono poter rispettare i requisiti tecnici richiesti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni cogenti (NTC 2008 prima e attualmente con le NTC 2018).
I materiali e/o i sistemi aventi impiego strutturale, devono prioritariamente assicurare e/o contribuire alla sicurezza strutturale e/o geotecnica delle opere in cui sono presenti , consentono all’opera medesima di soddisfare prioritariamente il requisito base n.1 “Resistenza meccanica e stabilità“.
CARATTERSITICHE DEL FILO DI ACCIAIO

Il filo di acciaio impiegato per la fabbricazione delle reti deve essere a basso tenore di carbonio, costituito da vergella utilizzata nei processi di trafilatura a freddo conforme alla norma UNI EN ISO 16120-2, ed al momento della produzione, deve possedere una resistenza a trazione compresa fra i 350 ed i 550 N/mm2 con una deformazione minimo a rottura superiore o uguale al 8%.
I diametri nominali standard del filo ed i relativi valori delle tolleranze ammesse per ciascun diametro, sono riportati nella seguente tabella.
CARATTERSITICHE DEL RIVESTIMENTO PROTETTIVO
La protezione del filo dal fenomeno della corrosione, non potendo essere di fatto associata ad un sovraspessore di tipo sacrificale a causa del suo piccolo spessore iniziale, è affidata ad un rivestimento appartenente ai seguenti consolidati tipi:
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- Rivestimento con leghe di zinco-alluminio Zn95Al5 oppure Zn90Al10
- Rivestimenti in materiali polimerici
Ad ogni tipo di rivestimento compete in generale una diversa durabilità dell’opera, in relazione ai caratteri di impiego ed alle diverse condizioni di aggressività ambientale.
Per le caratteristiche dei diversi tipi di rivestimento protettivo con leghe di zinco, può essere fatto riferimento a quanto previsto dalla norma UNI EN 10223-3 ed a quelli prescritti per la Classe A della norma UNI EN 10244-2. Lo spessore minimo di rivestimento deve essere rapportato al diametro nominale del filo secondo quanto indicato dalla stessa norma UNI EN 10244-2 e riportato nelle seguente Tabella.

Il rivestimento in materiali polimerici costituisce una protezione aggiuntiva ed integrativa da adottare in ambienti fortemente aggressivi e/o per opere di elevata vita nominale. I rivestimenti polimerici devono essere conformi alle prescrizioni delle norme UNI EN 10245-2, per i rivestimenti in PVC, e UNI EN 10245-5 per i rivestimenti in poliammide (PA6). Possono essere costituiti anche da polimeri di diversa composizione, purché ne venga garantita e certificata un’aderenza ottimale sul filo ed una valida resistenza agli agenti atmosferici (raggi U.V. e temperatura) e comunque rispettino, per quanto applicabili, i requisiti di base indicati dalle UNI EN 10245.
Il rivestimento in materiale polimerico deve essere comunque associato a rivestimenti galvanici altamente prestazionali quali quelli costituiti da leghe zinco-alluminio come da tabelle sotto riportate (prEN 10223-3).

Il software Gabbioni – GDW esegue l’analisi di muri e briglie in gabbioni in condizione statiche e sismiche. Le verifiche di sicurezza sono eseguite per combinazioni di carico definite dall’utente secondo le direttive imposte dalle normative vigenti.
L’analisi di stabilità globale viene eseguita con GSA (Global Stability Analysis)
VITA NOMINALE E DURABILITA’
In riferimento, poi, alle indicazioni sulla vita nominale delle opere e sulla durabilità dei prodotti nella circolare viene precisato che a ciascuna applicazione deve essere associato una vita nominale, intesa come “il numero di anni nel quale la struttura purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata”.
Alla vita nominale così definita devono essere adattati i criteri di progetto con particolare riferimento alla durabilità della rete e dei sistemi di protezione dalla corrosione dei fili metallici, anche in riferimento alla possibilità che in un’opera possano essere eseguiti o meno sostituzioni di componenti o ripristini, con operazioni di manutenzione ordinaria, nonché in riferimento alle condizioni di aggressività ambientali.
CONTROLLI DI PRODUZIONE IN STABILIMENTO
In riferimento, poi, ai controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione le reti metalliche a doppia torsione devono essere prodotte con un sistema permanente di controllo interno della produzione in stabilimento e di gestione della qualità del prodotto (controllo permanente della produzione in fabbrica), in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001, che deve assicurare il mantenimento dello stesso livello di affidabilità nella conformità del prodotto finito e l’affidabilità delle prestazioni indipendentemente dal processo di produzione.
L’identificazione e qualificazione del prodotto, la valutazione del controllo di produzione in stabilimento e del prodotto finito sono effettuate mediante la procedura di Marcatura CE in conformità ad ETA (Approvazione Tecnica Europea).
ACCETTAZIONE DEI MATERIALI IN CANTIERE
L’accettazione dei materiali in cantiere, oltre che alla verifica della completezza della documentazione di accompagnamento , può essere subordinata all’esito di prove specifiche di accettazione, eseguite su richiesta del Direttore dei Lavori presso laboratori autorizzati e certificati.
Comunque risulti qualificato il prodotto, resta onere del direttore dei lavori, in fase di accettazione in cantiere, la verifica della prescritta documentazione di qualificazione; in particolare non potranno essere impiegati nelle opere prodotti non corredati della documentazione indicata al punto 4.2, oppure per i quali quanto dichiarato nella suddetta documentazione non sia conforme ai requisiti ed ai livelli di sicurezza previsti dalle norme tecniche per le costruzioni nazionali e/o dagli specifici documenti contrattuali o progettuali.
COLLAUDO
Il collaudo di manufatti o dispositivi basati sull’impiego di reti metalliche, in aggiunta a quanto specificatamente previsto dalla normativa vigente, deve in tutti i casi comprendere la verifica della conformità e delle completezza della documentazione e delle certificazioni previste nelle presenti Linee Guida. Queste potranno essere verificate, a discrezione del Collaudatore, sulla base anche di eventuali prove di controllo sul filo e sulla rete.
Per quanto riguarda il collaudo di materassi in rete metallica, di opere di sostegno in gabbioni o in terra rinforzata, il collaudo dovrà riferirsi anche alla rispondenza alle indicazioni di progetto in merito al pietrame di riempimento e del rilevato strutturale interposto, delle loro modalità di posa in opera e di compattazione nonché dei collegamenti tra elementi diversi. A tale scopo è pertanto da considerare buona norma quella di prevedere che il collaudo venga svolto in corso d’opera.
Per il collaudo di reti paramassi (rivestimenti corticali), analogamente a quanto fatto per funi di rinforzo e collegamento, chiodi e dei tiranti di ancoraggio, deve essere acquisita la documentazione di accompagnamento della rete metallica.
L’applicazione online Gabbioni consente di effettuare le verifiche SLU di tipo geotecnico (scorrimento, ribaltamento e carico limite), sia in condizioni statiche che sismiche. E’ possibile disporre i blocchi al massimo su cinque file.
Oltre alle verifiche sopra esposte, l’applicazione consente di eseguire la verifica a punzonamento della rete metallica e di considerare l’incremento di spinta per effetto del sovraccarico sul terrapieno.
E’ inoltre possibile gestire i fattori di combinazione delle azioni e dei parametri geotecnici così come disciplinato dalla normativa nazionale ed internazionale.