Esistono due differenti approcci progettuali, Approccio 1 e Approccio 2, suggeriti dalla Normativa per il calcolo e la verifica delle fondazioni superficiali.
Le domande che sorgono sono:
Quale approccio scegliere?
Che differenza c’è tra i due approcci?
Per poter rispondere agli interrogativi occorre fare una premessa e introdurre il concetto dei coefficienti parziali.
A cosa servono i coefficienti parziali?
I coefficienti parziali servono per combinare le azioni, ridurre i parametri geotecnici e la resistenza del sistema.
La Normativa tecnica prevede tre tipologie di coefficienti parziali e li identifica con le seguenti sigle:
“A” Actions, si applicano per amplificare le azioni;
“M” Materials, si utilizzano per ridurre la resistenza dei materiali;
“R” Resistance, agiscono sulla resistenza globale del sistema.
Alle lettere seguono dei numeri che identificano il gruppo dei coefficienti. Per esplicitare meglio i concetti sopra esposti si riportano di seguito le tabelle di Normativa (NTC 2018/NTC 2008) in cui sono specificati i gruppi dei coefficienti.
Il gruppo delle azioni riportati in tabella 6.2.I possono essere sfruttati per amplificare i carichi /azioni.
Tabella 6.2.I-NTC 2018
In tabella 6.2II si riportano i gruppi dei coefficienti utilizzati per ridurre la resistenza dei materiali.
Tabella 6.2.II-NTC 2018
I coefficienti di tabella 6.4.I si utilizzano per ridurre la capacità portante del terreno e la resistenza allo scorrimento di una fondazione superficiale.
Tabella 6.4.I-NTC 2018
Sulla stessa tabella 6.4.I, riportata sulle NTC 2008, erano invece presenti più gruppi di coefficienti parziali.
Tabella 6.4.I-NTC 2008
Chiarito l’aspetto dei coefficienti parziali, passiamo agli approcci. La Normativa prevede due approcci progettuali distinti ed alternativi.
Nel primo approccio progettuale (Approccio 1) le verifiche si eseguono con due diverse combinazioni di gruppi e di coefficienti:
Combinazione A1+M1+R1;
Combinazione A2+M2+R2
Nel secondo approccio progettuale (Approccio 2) le verifiche si eseguono con un’unica combinazione di gruppi e di coefficienti:
Combinazione A1+M1+R3
Le NTC 2018, per le verifiche agli stati limite ultimi delle fondazioni (SLU), impongono l’utilizzo della combinazione A2+M2+R2 per la verifica di stabilità globale di una fondazione posta in prossimità di pendii naturali o artificiali, la combinazione A1+M1+R3, prevista dall’approccio 2, per tutte le altre verifiche.
Quali sono le altre verifiche?
SLU di tipo geotecnico (GEO)
– collasso per carico limite dell’insieme fondazione terreno,
– collasso per scorrimento sul piano di posa,
SLU di tipo strutturale (STR)
-raggiungimento della resistenza negli elementi strutturali
I coefficienti parziali da combinare sono quelle riportate sulle tabelle 6.2.I, 6.2.II per le azioni e i parametri geotecnici e nella tabella 6.8.I per le resistenze globali.
La Normativa chiarisce che nelle verifiche nei confronti di SLU strutturali, il coefficiente parziale sulle resistenze globali non va portato in conto.
La Circolare del 2019 specifica inoltre che l’Approccio progettuale 2 è da privilegiare nel caso delle verifiche di sicurezza rispetto agli stati limiti ultimi strutturale e geotecnico.
In condizioni sismiche, come bisogna operare?
La capacità del complesso fondazione-terreno deve essere verificata con riferimento allo stato limite ultimo (SLV) nei confronti del raggiungimento della resistenza per carico limite e per scorrimento, adottando i coefficenti parziali di tabella 7.11.II.
Tabella 7.11.II-NTC 2018
Il gruppo dei coefficienti delle azioni (A1) e dei parametri geotecnici (M1) devono essere modificati come disposto dal Capitolo 7.11.1 “Le verifiche degli stati limite ultimi in presenza di azioni sismiche devono essere eseguite ponendo pari a 1 i coefficienti parziali sulle azioni e sui parametri geotecnici e impiegando le resistenze di progetto, con i coefficienti parziali γR indicati nel presente Capitolo 7, oppure con i γR indicati nel Capitolo 6 laddove non espressamente specificato”.
Per la verifica a scorrimento, l’aliquota di resistenza passiva da considerare non deve essere superiore del 50%.
Loadcap è un software, sviluppato da GeoStru, utilizzabile per il calcolo della capacità portante, la verifica a scorrimento e il calcolo dei cedimenti di fondazioni su terreni sciolti e rocciosi, secondo diversi metodi.
Varie sono le normative implementate: Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 2018, Eurocodici, Altre normative dell’Est Europa, Sud America.
Si propone un esempio sviluppato sia manualmente che con il software Loadcap di una fondazione superficiale, plinto quadrato, le cui caratteristiche geometriche si riportano in figura 1, altri dati si riportano in tabella 1
figura 1- Caratteristiche geometriche della fondazione
Le verifiche condotte sono quelle a carico limite e a scorrimento, verifiche SLU, secondo le indicazioni normative riportate sulle NTC 2018.
Sollecitazione verticale e baricentrica | |
Carico permanente sfavorevole | G1= 2500 kN |
Carico variabile sfavorevole | Qk1= 300 kN |
Fondazione superficiale: plinto quadrato | B = 2.5m |
Profondità piano di posa | D = 1.5 m |
Sabbia mediamente addensata | |
Peso di volume | γ= 19 kN/m3 |
Angolo d’attrito caratteristico | φ’k =34 |
tabella1-Dati aggiuntivi
La verifica deve essere effettuata applicando la combinazione A1+M1+R3 dell’Approccio 2 , valida sia per le verifiche GEO che STR sia in condizioni statiche che sismiche.
La condizione di verifica viene espressa dalla seguente disuguaglianza:
Ed ≤ Rd
Ovvero l’azione o la domanda deve essere minore o uguale alla resistenza di progetto.
VERIFICA A CARICO LIMITE (condizioni statiche)
Calcolo della Resistenza di progetto Rd
Si applica la formula trinomia del carico limite di fondazioni superficiali:
Rk=Qlim= (c’Ncscdc+γDNqsqdq+0.5γB’Nγsγdγ)A’
Dove A’= area della fondazione
Applicando il metodo di Hansen, le relazioni che occorre considerare nello sviluppo della formula trinomia sono:
Fattori di capacità portante
Nq=eπtanφtan2(45+φ/2)
Nc=(Nq-1)cotφ
Nγ=1.5(Nq-1)tanφ
Fattori di forma
sc=1+(Nq/Nc)(B/L)
sq=1+(B/L)tanφ
sγ=1-0.4(B/L)
Fattori di profondità
dc=1+0.4k
dq=1+2tanφ(1-senφ)2k
dγ=1
k=(D/B) se (D/B) ≤1 k=tan-1(D/B) se (D/B) >1
I coefficienti parziali per i parametri geotecnici sono quelli riportati in tabella 6.2. II-NTC 2018.
Il calcolo della resistenza di progetto viene eseguito con φk= 34°
Sostituendo i valori numeri alle relazioni di Hansen, si ricava il valore della resistenza caratteristico.
Fattori di capacità portante
Nq=eπtanφtan2(45+φ/2)=eπtan34tan2(45+34/2)=29.44
Nc=(Nq-1)cotφ=(29.44-1)cot34=42.12
Nγ=1.5(Nq-1)tanφ=1.5(29.44-1)tan34=28.74
Fattori di forma
sc=1+(Nq/Nc)(B/L)=1+(29.44/42.12)(2.5/2.5)=1.7
sq=1+(B/L)tanφ=1+(2.5/2.5)tan34=1.67
sγ=1-0.4(B/L)=1-0.4(2.5/2.5)=0.26
Fattori di profondità
dc=1+0.4k=1+0.4·0.6=1.25
dq=1+2tanφ(1-senφ)2k=1+2tan34(1-sen34)20.6=1.16
dγ=1
k=(1.5/2.5)=0.6
Rk=Qlim= (c’Ncscdc+γDNqsqdq+0.5γB’Nγsγdγ)A’=(0+19·1.5·29.44·1.67·1.16+0.5·19·2.5·28.74·0.60·1)·6.25=12711 kN
***
Il valore di Rk calcolato da Loadcap è 12724 kN
***
La resistenza di progetto o “Risposta” si ricava rapportando la resistenza caratteristica Rk al coefficiente parziale delle resistenze (R3), cfr. Tab. 6.4.I NTC 2018.
Rd=Rk/γR=12711/2.3=5526 kN
Calcolo dell’azione di progetto Ed
Il calcolo dell’azione di progetto viene eseguito con la combinazione fondamentale (relazione [2.5.1] – NTC 2018) sfruttando la tabella dei coefficienti parziali delle azioni (cfr. Tab 6.2.I – NTC 2018).
Ed=(G·γg1+Q·γq1)=(2500·1.3+300·1.5)=3700kN
Condizione di verifica
La condizione di verifica è:
Ed ≤ Rd
Ovvero:
3700 kN ≤ 5526 kN
La verifica è soddisfatta
VERIFICA A CARICO LIMITE (condizioni sismiche – Paolucci e Pecker (1997)
Calcolo della Resistenza di progetto Rd
Se si portano in conto gli effetti inerziali indotti dal sisma sulla deterinazione del carico limite, il coefficiente parziale sulle resistenze (R3) può essere ridotto a 1.8 (cfr. par. 7.11.5.3.1- NTC 2018).
L’effetto dell’azione sismica sul carico limite di una fondazione superficiale si può valutare introducendo i seguenti fattori parziali z (effetti inerziali indotti dal sisma):
zq=zγ=(1-kh/tanφ)0.35
zc=1-0.32kh
kh= coefficiente sismico orizzontale
L’espressione della resistenza caratteristica in condizioni sismiche si modifica come di seguito specificato:
Rk,E=Qlim= (c’Ncscdczc+γDNqsqdqzq+0.5γB’Nγsγdγzγ)A’
Il valore di kh può essere desunto dai valori di normativa specificati per le fondazioni ed i pendii:
kh= βs·amax/g
Nel caso specifico per il calcolo dei parametri sismici è stato utilizzato il software online Parametri sismici:
Sito in esame | Salvaguardia della vita (SLV): | Coefficienti Sismici SLV: |
latitudine: 43,470966 | Probabilità di superamento: 10 % | Ss: 1,500 |
longitudine: 11,150979 | Tr: 475 [anni] | Cc: 1,600 |
Classe: 2 | ag: 0,136 g | St: 1,000 |
Vita nominale: 50 | Fo: 2,487 | kh: 0,049 |
Categoria sottosuolo: C | Tc*: 0,279 [s] | kv: 0,025 |
Categoria topografica: T1 | amax: 2,003 | |
Periodo di riferimento: 50anni | Beta: 0,240 | |
Coefficiente cu: 1 |
zq=zγ=(1-kh/tanφ)0.35=(1-0.049/tan34)0.35=0.97
zc=1-0.32kh=1-0.32·0.049=0.98
Rk,E=Qlim= (c’Ncscdczc+γDNqsqdqzq+0.5γB’Nγsγdγzγ)A’=(0+19·1.5·29.44·1.67·1.16·1.97+0.5·19·2.5·28.74·0.6·1·0.97)·6.25=12330 kN
***
Il valore di Rk calcolato da Loadcap è 12395 kN
***
La resistenza di progetto o “Risposta” si ricava rapportando la resistenza caratteristica Rk al coefficiente parziale delle resistenze (R3).
Rd=Rk/γR=12330/1.80=6850 kN
Calcolo dell’azione di progetto Ed
Il calcolo dell’azione di progetto viene eseguito con la combinazione sismica (relazione [2.5.5] – NTC 2018) sfruttando la Tab 6.2.I – NTC 2018.
Ed=(G·γg1+Q·γq1)+E
Dove:
E=(G·γg1+Q·γq1)·kv
Ovvero:
Ed=(G·γg1+Q·γq1)+(G·γg1+Q·γq1)·kv
kv (coefficiente sismico verticale) va ricavato dallo spettro di progetto verticale in base al livello prestazionale, nel caso specifico SLV.
Noto il valore del periodo fondamentale della struttura T1= 0.358 s e del fattore di comportamento, dallo spettro inelastico di progetto della componente verticale (SLV), in corrispondenza di T1= 0.358 s si legge il valore di kv= 0.047 (vedi figua 2- Parametri sismici).
figura 2- Spettro di progetto delle componenti verticali
Si ricava quindi:
Ed=(G·γg1+Q·γq1)+(G·γg1+Q·γq1)·kv=3700+3700·0.047=3873.9 kN
Condizione di verifica
La condizione di verifica è:
Ed ≤ Rd
Ovvero:
3873.9 kN ≤ 6850 kN
La verifica è soddisfatta
VERIFICA A SCORRIMENTO (condizioni sismiche)
Calcolo della Resistenza di progetto Rd
La resistenza caratteristica a scorrimento si determina dalla seguente relazione:
Rk=Nd·tanδ=(G·γg1+Q·γq1)·tanφcv.d
dove:
γg1= =γq= 1 (γA= 1, combinazione sisma- cfr. par. 7.11.1 NTC 2018)
φcv.k (angolo resistenza al taglio a volume costante), per i terreni granulari si può assumere
φcv.k =30 (γM= 1, combinazione sisma- cfr. par. 7.11.1 NTC 2018)
Rk=Nd·tanδ=(2500·1+300·1)·tan30= 1615.58 kN
La resistenza di progetto o “Risposta” si ricava rapportando la resistenza caratteristica Rk al coefficiente parziale delle resistenze (R3) – cfr. Tab. 7.11.II
Rd=Rk/γR=1616.58/1.1=1469.62 kN
***
Il valore di Rd calcolato da Loadcap è 1469.62 kN
***
Calcolo dell’azione di progetto Ed
Il calcolo del valore di Ed= Vsd (taglio sismico alla base della fondazione), se non comunicato dallo strutturista, si ottiene in prima approssimazione da:
Ed=Nd·khi=(G·γg1+Q·γq))·khi (γA= 1, combinazione sisma- cfr. par. 7.11.1 NTC 2018)
Dove:
Nd è il carico verticale e khi è l’ordinata dello spettro di progetto (SLU – SLV) in corrispondenza di T1 (periodo fondamentale).
Per T1= 0.358 e q =3 si ottiene khi= 0.169 (vedi figura 3- Parametri sismici).
figura 3- Spettro di progetto delle componenti orizzontali
Ed=Nd·khi=(2500·1+300·1)·0.169=473.20 kN
Condizione di verifica
La condizione di verifica è:
Ed ≤ Rd
Ovvero:
473.20 kN ≤ 1469 kN
La verifica è soddisfatta
Dal link è possibile scaricare il file di Loadcap utilizzato nell’esempio esposto.