Il teorema dell’impulso afferma che l’impulso esercitato su un oggetto è uguale alla variazione della quantità di moto dell’oggetto. In formula, possiamo scriverlo così:
I = Δp
Dove:
- I è l’impulso.
- Δp è la variazione della quantità di moto.
La quantità di moto p è definita come il prodotto della massa m e della velocità v:
p = m * v
Se conosciamo la forza F applicata sul masso e il tempo t durante il quale questa forza è stata applicata, l’impulso I può essere calcolato come:
I = F * t
Per trovare la velocità iniziale v0, possiamo esprimere la variazione della quantità di moto come:
Δp = m * v – m * v0
Dove:
- v è la velocità finale.
- v0 è la velocità iniziale.
Utilizzando il teorema dell’impulso:
F * t = m * v – m * v0
Da cui possiamo determinare la velocità iniziale v0:
v0 = v – (F * t) / m
Caduta massi 2D – Georock 2D
Georock 2D è il software GeoStru per la simulazione della caduta massi bidimensionale con i modelli: Lumped Mass e C.R.S.P. (Colorado Rockfall Simulation Program) e progettazione delle opere di difesa di tipo Passivo.
Esempio di calcolo della velocità iniziale di un masso
Supponiamo di avere un masso con le seguenti caratteristiche:
- Massa m = 10 kg
- Una forza costante F = 50 N viene applicata per t = 4 s
- La velocità finale v = 30 m/s
Calcoliamo la velocità iniziale v0:
- Calcoliamo l’impulso:
I = F * t = 50 N * 4 s = 200 Ns - Utilizziamo la formula per trovare v0:
v0 = v – (I / m)
v0 = 30 m/s – (200 Ns / 10 kg)
v0 = 30 m/s – 20 m/s
v0 = 10 m/s
Quindi, la velocità iniziale del masso era di 10 m/s.
Tratto dal manuale in linea del software GeoStru Caduta massi 2D – GeoRock 2D – Capitolo “Calcolo della Velocità Iniziale tramite il Teorema dell’Impulso”
Caduta massi 3D – Georock 3D
Caduta massi 3D – GeoRock 3D consente di effettuare l’analisi spaziale della caduta massi e di progettare, ottimizzandole, le opere di protezione. E’ dotato di un sofisticato algoritmo per l’analisi spaziale. La modellazione del versante avviene tramite un piano quotato che potrà essere importato da diversi formati o software esterni. Il versante viene discretizzato in zone omogenee aventi le stesse caratteristiche meccaniche definite tramite i coefficienti di restituzione normale e tangenziale.