Con la legge di bilancio 2022, è arrivata la proroga del superbonus 110 in versione “differenziata”, infatti le scadenze sono stati diversificate per il tipo di intervento:
- Proroga al 2023 del superbonus 110 per i condomini e sugli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche.
- Proroga fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un’aliquota decrescente: pari al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
- Per quanto riguarda gli immobili di proprietà delle cooperative, la scadenza del superbonus 110 viene allineata a quella degli ex IACP, ovvero il 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% delle spese.
In questo articolo illustreremo come usufruire del superbonus sugli interventi antisismici, geotecnici ed energetici, in modo tale da chiarire le idee a chi vorrebbe utilizzarlo, ma non ha le conoscenze necessarie per farlo.
Il Sismabonus
Il Sismabonus è l’incentivo che si attua per la riqualificazione dell’immobile ricadente nelle zone sismiche 1,2 e 3:
Zona 1 – È la zona più a rischio e pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti;
Zona 2 – Sono inseriti Comuni in cui possono verificarsi terremoti abbastanza forti;
Zona 3 – I Comuni inseriti in questa zona possono essere soggetti a scuotimenti modesti.
Regione Lombardia: è possibile usufruire del Sismabonus in tutta la Regione escluse le provincie di Como e Varese.
Tipologia di Sismabonus
- Ordinario (aliquota del 50%);
- Singolo o doppio salto di classe di rischio sismico (con aliquote dal 70% all’85%);
- Ecosismabonus con aliquote di detrazione sino all’85%;
- Supersismabonus con aliquote che arrivano sino al 110%.
La detrazione deve essere calcolata su un ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e ripartita in cinque quote annuali di pari importo. L’unico requisito richiesto è che le abitazioni si trovino nella zona sismica 1, 2 o 3.
Quando si deve pianificare un intervento per l’adeguamento antisismico bisogna considerare:
- Il tipo di costruzione (edificio monopiano o multipiano);
- Il tipo di struttura portante (edificio in muratura, con tetto in legno, capannone prefabbricato etc…);
- Tipo di fondazione su cui poggia l’edificio;
- La zona sismica in cui si trova il fabbricato.
Gli interventi antisismici variano molto: consolidamento delle murature, rinforzi strutturali in fibre di carbonio e materiali compositi, rinforzo di strutture lignee con lamelle o tessuti di carbonio e rinforzo delle strutture in cemento armato.

GEOSTRU produce software di successo a livello mondiale per l’ingegneria.
I software sono caratterizzati da una interfaccia intuitiva e affrontano ogni singolo problema ingegneristico in ambito 2D-3D.
Tutti i prodotti sono stati riscritti per la piena compatibilità con Normativa Italiana (NTC) e gli Eurocodici, in particolare l’EC7 per le opere geotecniche, l’EC8 per la sismica e l’EC2/3 per le verifiche strutturali.
Come effettuare interventi per migliorare la classe di rischio sismico
Prima di effettuare gli interventi sull’edificio, bisogna classificarlo (ante operam), stilare il progetto dell’intervento ed infine la verifica della classe raggiunta (post operam). Valutando la differenza tra classe di rischio iniziale e finale, consentirà di attestare l’efficacia dell’intervento di miglioramento sismico e quantificare così l’incentivo in termini di sconto fiscale.
Quindi, prima di richiedere gli incentivi fiscali ed effettuare qualsiasi intervento è fondamentale effettuare una diagnosi sismica, ossia l’accertamento delle condizione di salute dell’edificio.
Si procede alla diagnosi per tre fasi:
- Diagnosi strutturale attraverso prove geotecniche per valutare le caratteristiche del terreno e se, le eventuali criticità, sono legate ad una scarsa progettazione geologico/geotecnica dell’edificio;
- Verifica della sicurezza sismica;
- Attribuzione della classe di rischio sismico.
Gli interventi relativi al sismabonus, devono essere svolti da professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze. Inoltre essi devono essere iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.
Le indagini geotecniche, sono detraibili attraverso il sismabonus e sono obbligatorie per le opere in cemento armato secondo le NTC 2018.
È possibile cedere il credito corrispondente a un’impresa di assicurazione con la contestuale stipula di una polizza che copre il rischio di eventi calamitosi: in questo caso la detrazione del premio assicurativo spettante passa dal 19% al 90%. Il premio non è cedibile.
I limiti delle spese ammesse al sisma bonus sostenute entro il 30/06/2022, sono aumentati del 50%, per gli interventi di ricostruzione dei fabbricati danneggiati dal sisma nei Comuni elencati negli allegati del Decreto legge 189/2016 e decreto legge 39/2000. Questo è valida anche nei Comuni interessati da tutti gli eventi sismici verificatasi dopo il 2008 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Software di geotecnica GEOSTRU sono caratterizzati da una interfaccia intuitiva e affrontano ogni singolo problema geotecnico in ambito 2D-3D: muri di sostegno, paratie, pareti chiodate, gabbioni, fondazioni superficiali, fondazioni su pali, stabilità dei pendii, scatolari, etc…
Geostru PS consente di individuare la pericolosità sismica secondo le NTC di tutte le località italiane compreso le Isole direttamente su mappa geografica.
Geostru PS fornisce oltre ai parametri sismici (ag, F0 e TC. *) per gli stati limite SLO, SLD, SLV, SLC, tipici del luogo o della costruzione in esame, i coefficienti sismici (kh, kv) orizzontali e verticali per: Muri di sostegno flessibili e rigidi, Paratie, Stabilità dei pendii e Fondazioni.
Geostru PS fornisce un file di uscita in formato TXT il quale oltre ad essere importato automaticamente in tutti i software GEOSTRU potrà essere utilizzato come base di relazione tecnica sulla pericolosità sismica di sito.
Tipologie di interventi geotecnici e antisismici
- Prove penetrometriche: con cui si può caratterizzare il terreno in cui vengono inserite le fondazioni. Possono essere Statiche o Dinamiche
Software GeoStru Prove in Situ
GeoStru sviluppa e distribuisce software per elaborazione prove in situ: prove penetrometriche dinamiche continue DP ed in foro STANDARD PENETRATION TEST, statiche CPT, CPTE, CPTU ecc…
- Prove sismiche, che permetto di valutare la risposta del terreno alle sollecitazioni tipiche di un sisma
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La figura del geologo nell’adeguamento sismico degli edifici
Anche la Geologia del sito riveste una grande importanza: le caratteristiche stratigrafiche, geologiche ed i parametri sismici attribuibili all’area costituiscono uno degli elementi di base del quadro conoscitivo. In questo caso il Geologo è chiamato a programmare l’indagine di base che andrà a contestualizzare le opere di adeguamento nel contesto geologico dell’edificio, approfondendo due aspetti fondamentali:
- La definizione stratigrafica dei terreni in sito e delle loro caratteristiche geomeccaniche;
- Le caratteristiche geofisiche dei terreni e la loro parametrizzazione.
L’indagine stratigrafica deve essere spinta fino ad una profondità significativa ed eseguita con mezzi adeguati, finalizzata comunque a reperire la maggior quantità di dati con metodi affidabili e standardizzati.
Per questo, è necessaria la conoscenza dei principali metodi di indagine dei terreni quanto reperire le attrezzature giuste, in base ad accessibilità e approfondimento dell’indagine.
Le competenze geologiche si rendono necessarie sia nella fase di analisi dell’esistente che in quella di progettazione degli interventi, si tratta in sostanza di programmare delle indagini come fosse un nuovo edificio.
E’ importante che le competenze degli attori in gioco siano rispettate, per tutelare la Committenza ma anche i Progettisti, che certificano e asseverano gli interventi.
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La geotermia nel superbonus 110%
Nel DL Rilancio è presente la detrazione delle spese per interventi specifici volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus) oltre che alla riduzione del rischio sismico (sismabonus), come descritto in precedenza, da realizzarsi potenzialmente a costo zero per i cittadini che ne benificiano.
Nel superbonus sono comprese anche le spese per pompe di calore geotermiche.
Il superbonus al 110% riguarda le spese sostenute per alcuni interventi relativi all’isolamento termico degli edifici o alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, nei condomini e negli edifici unifamiliari.
Tra questi spicca la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione in classe A, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici (anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo) o con impianti di micro cogenerazione.
Per poter accedere al Superbonus, gli interventi devono rispettare alcuni requisiti minimi e assicurare, anche congiuntamente, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, o se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).
Tutti gli altri interventi che attualmente rientrano nell’Ecobonus (ad esempio gli infissi, le schermature solari, il solare termico, ecc.) potranno godere della nuova aliquota del 110% – nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento di efficientamento energetico previsti dalla legislazione vigente – a condizione che vengano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi previsti per l’accesso al superbonus, tra i quali rientra appunto l’installazione di pompe di calore geotermiche di cui sopra.
Per chi sosterrà gli interventi previsti dal superbonus, i benefici fiscali derivanti dall’incentivo potranno essere recuperati in 5 rate di pari importo a differenza dell’ecobonus (che prevedeva 10 rate annuali), oppure potranno essere ceduti:
- Per uno sconto di pari importo della detrazione su quanto dovuto al fornitore che ha realizzato gli interventi, il quale potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta o eventualmente cedendo tale credito ad altri soggetti, comprese le banche e gli altri intermediari finanziari;
- Per la trasformazione della detrazione in credito d’imposta, che potrà essere ceduto ad altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari.
In questo modo, l’intervento di riqualificazione energetica diventa potenzialmente a costo zero per il cittadino che decide di investire.
Conseguendo al contempo, come nel caso delle pompe di calore geotermiche, ulteriori benefici dal punto di vista sia economico sia ambientale.
Come evidenziato recentemente dall’Unione Geotermica Italiana, infatti, i vantaggi legati all’impiego della geotermia nel settore termico sono molteplici: «Efficienza energetica (la più alta efficienza tra i sistemi di teleriscaldamento e pompe di calore); benefici ambientali (riduzione del consumo di energia fossile, nessuna emissione climalterante e inquinamento termico in atmosfera); comfort; sicurezza (della fonte e delle tecnologie)».
Progettazione impianti geotermici – GHP DESIGN 3D
GHP DESIGN 3D è il software di calcolo di geotermia per gli impianti a bassa entalpia, in accordo con le più recenti normative, consente di effettuare il dimensionamento sia delle sonde geotermiche verticali, attraverso il metodo ASHRAE (partendo dai fabbisogni energetici dell’edificio su scala mensile e considerando scambiatori ad U single/double e coassiali), sia delle sonde geotermiche orizzontali (in funzione del clima locale, della tipologia di terreno, della potenza termica e frigorifera dell’installazione e dell’andamento stagionale del fattore di carico), in modo da garantire il deflusso turbolento del fluido termovettore. GHP Design 3D produce dettagliati elaborati progettuali.

















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