Testo tratto da Associazione Geotecnica Italiana – Norme ISRM: Raccomandazioni per il controllo dei movimenti nell’ammasso roccioso mediante inclinometri e clinometri
Premessa alla traduzione delle Raccomandazioni ISRM (International Society for Rock Mechanics) per il controllo dei Movimenti nell’Ammasso Roccioso tramite Inclinometri e Clinometri
Queste Raccomandazioni, apparse nel 1977, rivestono una particolare importanza specialmente per la parte dedicata agli inclinometri a sonda. Questi strumenti, infatti, hanno avuto una diffusione eccezionale che si giustifica con il costo piuttosto contenuto, la facilità di impiego e le informazioni fornite. A questo proposito si sottolinea che le indicazioni ed i suggerimenti espressi nelle presenti raccomandazioni sono validi non solo per gli strumenti installati in roccia, a cui il testo fa specifico riferimento, ma possono essere estesi anche agli inclinometri installati nei terreni.
Dall’esame dei dati provenienti da vari siti caratterizzati da differenti condizioni geotecniche e dall’osservazione di numerose campagne di installazione e misura, è emersa la convinzione che siano necessarie delle specifiche ben precise tanto per l’installazione e la lettura degli inclinometri quanto per l’elaborazione delle relative misure. In tal senso queste Raccomandazioni costituiscono attualmente l’unico riferimento, prodotto da un organismo « al di sopra delle parti», a disposizione dei tecnici addetti all’installazione, alla lettura ed all’elaborazione dati e degli utenti che devono interpretare le misure. Vista la diffusione degli inclinometri, vi è anzi da augurarsi che la stessa ISRM o associazioni equivalenti, siano esse nazionali o internazionali, si impegnino in un aggiornamento delle specifiche.
Le Raccomandazioni qui presentate potrebbero infatti essere arricchite con ulteriori indicazioni sull’installazione degli strumenti e sull’esecuzione delle letture che si riflettono sull’attendibilità delle misure.
In una eventuale revisione potrebbe anche rientrare la trattazione particolareggiata dell’elaborazione dei dati, che all’epoca della stesura del testo venne lasciata volutamente vaga per la diversità dell’output fornito dai vari strumenti allora disponibili. Infatti, poiché, si è assistito ad una progressiva unificazione dei principi di funzionamento degli strumenti in commercio appare ora possibile trattare l’argomento in modo unitario e più esauriente. A tale proposito va sottolineato che i dati grezzi ed elaborati contenuti nelle Raccomandazioni (Figg. 3a, 3b, 4, 5 e 6) per semplicità fanno riferimento ad una sola delle due direzioni individuate dalle due coppie di guide opposte.
È il caso, infine, di fare alcune osservazioni terminologiche relative alle grandezze misurate con gli inclinometri, siano essi a sonda o fissi. Poiché tali grandezze sono indicate nella letteratura con i nomi più svariati, verrà precisato il significato dei vocaboli italiani utilizzati, corredati dei corrispettivi termini inglesi.
L’inclinazione rispetto alla verticale del tubo inclinometrico ad una data profondità (corrispondente, in realtà, a quella della sonda o del sensore dell’inclinometro fisso) è stata denominata «inclinazione locale» (nell’originale incrementai angle). Questa grandezza viene fornita dalla centralina in unità di misura adimensionali, indicate nel testo come instrumental units, che sono legate all’angolo di inclinazione da una costante strumentale, diversa da un’apparecchiatura all’altra. Tali unità di misura sono comunemente denominate «digit» poiché tutte le centraline acquisiscono ormai i dati «in digitale».
I cambiamenti di inclinazione subiti dal tubo ad una certa profondità tra la lettura iniziale e le letture successive verranno indicati come «variazioni di inclinazione locale» (nell’originale incrementai angular changes). Una variazione di inclinazione locale di un generico tratto di tubo di lunghezza L dà luogo, in testa al tratto di tubo stesso, ad uno spostamento che chiameremo «spostamento locale» (nell’originale incremental displacement). La somma di tutti gli spostamenti locali dal fondo del tubo alla generica profondità z; verrà denominato « spostamento integrale» alla profondità zi, Non è stata eseguita la traduzione letterale dall’originale total displacement poiché il termine « spostamento totale» sembra meglio riferirsi alla risultante degli spostamenti nelle due direzioni perpendicolari individuate dalle coppie di guide opposte, che, come detto, non è mai trattata nelle Raccomandazioni.
Introduzione
La Commissione per la Standardizzazione delle Prove in Roccia in Situ ed in Laboratorio è stata nominata nel 1967. Dopo il Convegno Internazionale di Meccanica delle Rocce tenutosi a Madrid nel 1968, la Commissione distribuì a tutti i membri dell’ISRM un questionario dal quale emerse una volontà generale di standardizzare le procedure di prova. In una successiva riunione della Commissione tenutasi ad Oslo nel settembre 1969, le prove vennero suddivise in categorie e fu decisa una priorità per la loro standardizzazione.
Nella stessa occasione venne anche stabilito che le prove orientate verso fini di ricerca, incluse molte delle prove per la determinazione delle proprietà fisiche delle rocce, esulavano dagli obiettivi della standardizzazione.
Si deve sottolineare che lo scopo di queste «Raccomandazioni» è di specificare le procedure di prova e raggiungere un certo grado di standardizzazione senza peraltro scoraggiare lo sviluppo ed il miglioramento delle tecniche. […]
Raccomandazioni per il controllo di movimenti nell’ammasso roccioso mediante inclinometri a sonda
1 – Scopo
- Un inclinometro a sonda (o sonda inclinometrica) consiste in una sonda munita di rotelline, contenente un sensore eccitato dalla forza di gravità, che generi un segnale elettrico inviato via cavo ad una centralina di acquisizione sulla quale si legga l’angolo θ formato dall’asse della sonda con la verticale (figure 1 e 2) o lo spostamento incrementale.


Allo scopo, la sonda si inserisce in un tubo guida (tubo inclinometrico; n.d.t.) cementato in un foro di sondaggio, nel quale viene calata per passi progressivi leggendone ad ogni passo l’inclinazione.
Come mostrato in Fig.1, le misure dell’inclinazione della sonda e della profondità a cui si effettua la misura sono utilizzate per calcolare la deviazione del tubo inclinometrico dalla verticale. Le differenze tra serie di misure effettuate in tempi successivi indicano i movimenti orizzontali dell’intero tubo.
- Lo strumento misura solamente movimenti del terreno normali all’asse del sondaggio. La maggior parte degli strumenti in commercio sono concepiti per funzionare in sondaggi subverticali; in questo caso possono essere rilevati solo movimenti orizzontali1*.
- La sonda inclinometrica, a differenza degli inclinometri fissi descritti nella seconda parte, può rilevare l’andamento degli spostamenti lungo l’asse del sondaggio in modo completo e dettagliato e può essere usata per localizzare i movimenti del terreno, ovunque essi abbiano luogo. Una serie di letture su di un certo arco di tempo fornisce l’entità, la direzione e la velocità del movimento da accertare. Lo stesso strumento può essere usato per effettuare letture in un numero qualsiasi di fori.
- La sonda inclinometrica non è adatta per letture «in continuo» o per letture a distanza, in questi casi si deve usare un inclinometro fisso.
*I numeri ad apice si riferiscono alle note a conclusione del testo
Strumentazione
- Attrezzatura per la perforazione e l’ispezione del foro.
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- Una perforatrice per roccia in grado di realizzare un foro del diametro richiesto, usualmente 75 mm o più grande, fino alla profondità a cui si deve spingere la misura. La perforazione deve essere a carotaggio continuo a meno che non sia specificato diversamente.
- Una telecamera per riprese in foro o un’attrezzatura per misure geofisiche in foro può essere utilizzata per ispezionare il sondaggio, specie se non si dispone di carote.
- Tubo inclinometrico e manicotti di giunzione:
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- Le dimensioni e la forma del tubo inclinometrico dovrebbero accordarsi con la sonda da impiegare. Solitamente i tubi inclinometrici sono in plastica o in alluminio rivestito in resina epossidica e presentano quattro guide (scanalature; ndt) a 90° tra loro nelle quali si alloggiano le rotelle della sonda. In ambiente corrosivo si preferiscono i tubi in plastica, caratterizzati da una più lunga durata. I tubi inclinometrici dovrebbero essere montati in spezzoni, lunghi al massimo 3 m, raccordati con manicotti o giunti telescopici.
- La forma dei manicotti, la loro corsa telescopica ed il sistema di fissaggio dovrebbero essere tali da consentire al tubo inclinometrico, una volta installato, di deformarsi assialmente con facilità di una quantità pari alla deformazione del terreno (sia in accorciamento che allungamento). La giunzione dovrebbe essere impermeabile per impedire l’ingresso del cemento nel tubo. I manicotti telescopici dovrebbero essere utilizzati solo nel caso si attendano movimenti assiali, poiché i tubi giuntati con rivetti guidano meglio le rotelline della sonda e consentono un più facile controllo della profondità.
- Dopo l’installazione ci si deve assicurare che le rotelline della sonda scorrano agevolmente nelle guide del tubo inclinometrico. Le guide devono essere il più possibile rettilinee e garantire che la sonda non ruoti intorno al suo asse di più di 1 ° («spiralatura », n.d.t.) su 3 mdi tubo e, preferibilmente, non più di 5° su tutto il tubo inclinometrico. Spesso è difficile raggiungere queste tolleranze per problemi legati alla profilatura ed all’installazione dei tubi, specie in sondaggi profondi (più di 30 m). La spiralatura dovrebbe essere limitata il più possibile e, se necessario, dovrebbe essere misurata e tenuta nel debito conto durante il calcolo degli spostamenti (va comunque ricordato che l’errore di spiralatura altera l’azimut -del vettore spostamento ed il valoredelle componenti di spostamento lungo le direzioni delle guide ma non il modulo del vettore spostamento; n.d.t.)
- Il tubo inclinometrico montato dovrebbe essere sufficientemente flessibile da seguire i cambiamenti di curvatura prodotti dai movimenti del terreno. Il tubo inclinometrico non dovrebbe interferire con i movimenti del terreno, influenzandone l’entità, ed allo stesso tempo non dovrebbe subire distorsioni o fenomeni di instabilità strutturale che impediscano il passaggio della sonda.
- Attrezzatura per l’installazione comprendente:
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- adesivo oppure rivetti e rivettatrice, utensili per l’allineamento delle scanalature e per l’accoppiamento ed il montaggio dei tubi e dei manicotti. Tappi di fondo, materiale sigillante e valvole di fondo a perdere.
- materiali per la cementazione; ovvero una miscela cementante che riempia l’intercapedine tra tubo e pareti del foro ed abbia, dopo la presa, una rigidezza confrontabile con quella della roccia in cui è installato il tubo.
- attrezzatura per la miscelazione e l’iniezione del cemento adatta ad eseguire le operazioni esposte al punto 4(b).
- Apparecchiature di misura (ad es. vedi Fig.2):
- La sonda consiste in un involucro cilindrico su cui sono montate delle rotelline messe in tensione da molle che permettono di collocare la sonda lungo le guide in modo ripetibile; le rotelline sono distanziate di 1 o 2 piedi oppure di 0,5 o 1,0 m. L’involucro cilindrico contiene un trasduttore di inclinazione2 che misura l’angolo tra l’asse della sonda e la verticale nel piano contenente le rotelline. Il trasduttore di inclinazione è collegato tramite un cavo elettrico, ad una centralina di lettura
- Il campo di misura, la sensibilità e l’accuratezza del complesso sonda-centralina dovrebbero essere specificati in relazione alle richieste progettuali. La ripetibilità dell’apparecchiatura di misura nelle condizioni di lavoro non dovrebbe essere superiore a 0,01 °.
- L’apparecchiatura dovrebbe essere progettata in modo tale che 1a sua accuratezza non sia influenzata dalle normali operazioni manuali, dalla pressione dell’acqua e dagli ambienti corrosivi in cui potrebbe trovarsi.
- Il cavo di collegamento deve essere robusto e non deve manifestare dispersione o subire eccessivi allungamenti sotto la tensione esercitata dal peso proprio, dal peso della sonda e dall’attrito tra questa e le guide del tubo inclinometrico. Il cavo deve essere graduato chiaramente in modo indelebile. La graduazione deve essere tale da posizionare la sonda, con un’accuratezza migliore di 5 mm o pari allo 0.05% della profondità a cui la sonda opera (anche se questo valore supera i 5 mm).
- Attrezzatura per la taratura, comprendente:
- Un banco di taratura che consenta un frequente controllo dell’apparecchiatura. Il banco di taratura è progettato in modo da inserire la sonda in uno spezzone di tubo identico a quello in cui la sonda opererà in situ. L’inclinazione dello spezzone di tubo inclinometrico deve essere regolabile dalla verticale
sino al massimo angolo di funzionamento che si presume possa raggiungere la sonda, con almeno una posizione di arresto (su entrambi i lati) rispetto alla
verticale. Il banco di taratura deve essere munito di un sistema di misura indipendente dall’angolo di inclinazione che abbia un’accuratezza migliore di ±0,01 °.
- Un banco di taratura che consenta un frequente controllo dell’apparecchiatura. Il banco di taratura è progettato in modo da inserire la sonda in uno spezzone di tubo identico a quello in cui la sonda opererà in situ. L’inclinazione dello spezzone di tubo inclinometrico deve essere regolabile dalla verticale


Procedura di monitoraggio
- Indagini preliminari:
- Le caratteristiche del sito e del progetto dovrebbero essere esaminate dettagliatamente per specificare le prestazioni richieste alla strumentazione.
- L’ubicazione e la profondità dei fori inclinometrici dovrebbero essere scelte sulla base di uno studio delle condizioni geotecniche del sito, prendendo in esame l’entità e la direzione presunte degli spostamenti e le caratteristiche degli altri strumenti da installare4.
- Installazione:
- I sondaggi devono essere eseguiti secondo l’ubicazione e fino alla profondità richieste. Se per sostenere il foro si usa un rivestimento in acciaio, questo dovrebbe essere completamente ritirato durante l’installazione del tubo inclinometrico.
- Prima dell’installazione del tubo inclino metrico si dovrebbe accertare la natura del sottosuolo sulla base dell’esame delle carote e/o del foro. Inoltre si dovrebbe preparare una stratigrafia geotecnica del sondaggio in cui si evidenzino in special modo le fasce potenzialmente in movimento.
- Gli spezzoni di tubo vengono progressivamente connessi e inseriti nel tubo con la giusta orientazione5 Il fondo del tubo va chiuso con un tappo a tenuta.
Se si prevedono movimenti verticali si deve consentire l’accorciamento o l’allungamento del tubo in corrispondenza di tutte le giunzioni. Queste devono essere sigillate per prevenire l’ingresso del cemento dall’intercapedine foro-tubo. Se il foro è pieno d’acqua o di fango di perforazione o se vi è stato già versato il cemento, riempiendo il tubo d’acqua se ne facilita l’inserzione nel foro6. Se il foro è asciutto, il peso del tubo va sostenuto con un cavo fissato sul fondo del tubo e legato lungo il fusto ad intervalli regolari. - Dopo aver inserito il tubo nel foro, si misura l’orientazione delle guide (azimut) con un’accuratezza di ±3°. Il tubo inclinometrico va bloccato e, qualora sia necessario se ne controlla la spiralatura con un’apposita sonda7.
- L’intercapedine tra il tubo e le pareti del foro viene cementata. Nei fori pieni d’acqua, per evitare che questa sì mescoli con il cemento, si utilizza un tubo per getti subacquei; nei fori profondi l’uso di tale tubo è obbligatorio. Sono anche disponibili delle valvole di fondo a perdere, che consentono di iniettare il cemento dal fondo del tubo inclinometrico attraverso le aste di perforazione. In questo caso, una volta completata la cementazione, l’interno del tubo va lavato energicamente con acqua pulita e, se necessario, spazzolato. Il tubo può essere lasciato pieno d’acqua o può essere svuotato dopo che il cemento abbia fatto presa8.
- Per evitare l’ingresso di detriti nel tubo e prevenire atti di vandalismo, l’estremità del tubo posta in superficie (testa) va protetta con un tappo od un pozzetto muniti di serratura. L’ubicazione e la quota della testa di ogni tubo, da utilizzare successivamente come riferimento per le misure di profondità, vanno rilevati con una precisione di ± 5 mm.
- Misure
- La sonda dovrebbe essere controllata in situ all’inizio ed al termine di una sessione giornaliera di misure. Qualsiasi anomalia di funzionamento dovrebbe essere immediatamente analizzata e corretta; ugualmente sarebbe opportuno annotare su un apposito libretto le tarature e gli interventi di riparazione della sonda. Gli interventi non strettamente necessari dovrebbero essere evitati.
- Diverse letture di zero dovrebbero essere effettuate non appena il cemento abbia fatto presa. La media di queste letture costituirà un riferimento per ogni successiva misura. La cadenza delle letture va programmata dal progettista sulla base delle caratteristiche del sito9. Ogni lettura dovrebbe comprendere almeno le operazioni ai punti 9(c) e 9(d) esposti di seguito.
- La sonda viene immessa nel tubo con le rotelline inserite in una coppia di guide opposte e calata fino a fondo foro.
Procedendo dal fondo foro, verso la superficie, si esegue una serie di misure ad intervalli di profondità regolari lungo tutto il tubo; durante la misura la sonda viene tenuta ferma e si trascrivono la profondità ed il valore visualizzato sulla centralina, come mostrato in Fig. 3a10.Oltre ai valori misurati va presa nota della data, dell’ora, dell’ubicazione del tubo e della direzione delle guide. L’intervallo tra due misure dovrebbe corrispondere, generalmente, alla distanza tra le coppie di rotelline della sonda anche se, in molti casi, si possono eseguire misure ad intervalli pari a due volte tale distanza con una minima perdita di accuratezza. - La sonda viene estratta, ruotata di 180°, immessa di nuovo nel tubo con le rotelline inserite nella stessa coppia di guide e calata fino a fondo foro.
Viene eseguita una seconda serie di letture con· la stessa procedura riportata al punto 9(c), Le profondità a cui si effettuano le letture devono essere le stesse della prima serie di misure; così facendo si può calcolare il fuori zero associato ad una coppia di letture effettuate alla stessa profondità (pari alla somma algebrica tra i valori delle letture a 0° e 180°; n.d.t.) che dovrebbe rimanere pressoché costante al variare della profondità. Questo dato costituisce un importante controllo in situ sulla bontà delle misure. - Se rìchiesto2, possono essere realizzate due ulteriori serie di misure secondo le modalità esposte ai punti 9(c) e 9(d) inserendo la sonda nell’altra coppia di guide.
Elaborazione dati
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- A meno che non sia specificato diversamente, i dati dovrebbero essere elaborati entro 24 ore dall’ esecuzione delle misure11.
- Si verificano i dati di campagna12 segnando sul modulo di lettura gli errori evidenti. Eventuali correzioni devono essere chiaramente indicate.
- Si calcola la media delle due letture eseguite sulla stessa coppia di guide con la sonda a 0° e 180°. Poiché la convenzione dei segni e la procedura di calcolo dettagliata variano da uno strumento all’altro, è opportuno consultare attentamente il manuale d’uso dello strumento (nella maggior parte degli strumenti si calcola il valore medio della differenza algebrica della coppia di letture; n.d.t.). Si deve controllare attentamente e registrare la direzione del movimento.
- Le letture cosi corrette vengono sottratte da quelle di zero alla medesima profondità per determinare la variazione locale dell’inclinazione o dello spostamento.
- Queste variazioni locali di inclinazione (δθ in gradi) possono essere, se richiesto, trasformate in spostamenti locali (Δ in mm) usando la seguente espressione:
Δ = L ⋅ sen (δθ)
(dove L è la distanza in mm tra due profondità di lettura consecutive).


- Le variazioni di inclinazione focale o le variazioni di spostamento* locale vengono successivamente sommate, generalmente a partire dalla misura più profonda, costruendo così un grafico degli spostamenti integrali in funzione della profondità (ad es. Figg. 4, 5 e 6). Spesso è utile disegnare le variazioni di inclinazione locale (o gli spostamenti locali) in funzione della profondità (Fig.4) per evidenziare le zone in movimento.
- A partire dai grafici degli spostamenti in funzione della profondità, si disegnano dei grafici in cui si riportano gli spostamenti ad una determinata13 profondità in funzione del tempo (ad es. Fig.5).
*In realtà non esistono le «variazioni di spostamento» ma solo lo «spostamento», pertanto questo termine va interpretato come una svista dei redattori delle Raccomandazioni (n.d.t.).
Presentazione dei risultati
- I risultati dovrebbero essere presentati nelle due seguenti forme, a meno che non sia specificato diversamente: un Rapporto sull’Installazione, contenente i dati sulla strumentazione installata, seguito da Rapporti sulle Misure in cui siano presentati periodicamente i risultati dei rilievi in situ. I Rapporti sulle Misure dovranno essere redatti con una certa frequenza per minimizzare il ritardo che intercorre tra il momento in cui si riconosce un comportamento preoccupante della strumentazione e l’attuazione di qualsiasi intervento che si renda necessario.
- Il Rapporto sull’Installazione dovrebbe contenere le seguenti informazioni:
- La descrizione degli strumenti impiegati ed i relativi schemi costruttivi e di installazione, ivi comprese delle particolareggiate specifiche di funzionamento e la letteratura tecnica prodotta dal costruttore sulla propria strumentazione.
- Particolari sui metodi di installazione, taratura e misura. Si può far riferimento a queste raccomandazioni segnalando solamente le differenze rispetto alle procedure raccomandate.
- Una planimetria con l’ubicazione dei sondaggi in cui siano riportati la profondità, il diametro e le coordinate plano-altimetriche della testa di ogni tubo.
- Per ogni tubo deve essere preparata una stratigrafia geotecnica del terreno in cui è stato installato nella quale siano indicate anche la posizione, le profondità a cui si trovano i manicotti di giunzione e le profondità a cui si effettuano le letture. Deve, inoltre, essere indicato l’azimut delle guide del tubo, specificando chiaramente la convenzione adottata per il segno dei movimenti e per le misure degli angoli.
- Per ciascun tubo deve essere preparato un grafico che mostri i due profili iniziali del tubo inclinometrico (secondo le due direzioni individuate dalle coppie di guide opposte; n.d.t.). Le letture di zero devono essere presentate anche sotto forma di tabella. È consigliabile riportare anche le misure di spiralatura di ciascun tubo.
- Il Rapporto sulle Misure dovrebbe comprendere le seguenti voci:
- L’insieme dei moduli di lettura utilizzati in situ, contenenti le informazioni riportate in Fig.3; i moduli devono riguardare tutte le letture successive all’ultima lettura riportata nel rapporto precedente.
- Grafici sull’andamento degli spostamenti con la profondità e con il tempo, sufficienti a localizzare tutti gli spostamenti significativi ed a mostrarne chiaramente l’entità, la velocità e la direzione14
- Un breve commento dei dati che richiami l’attenzione sugli spostamenti significativi e sugli inconvenienti occorsi durante l’esecuzione di tutte le misure effettuate dopo l’emissione del rapporto precedente.
Note:
- Per misurare sia gli spostamenti orizzontali sia quelli verticali la sonda inclinometrica può essere usata insieme ad una sonda estensimetrica che agisce nel tubo inclinometrico.
- Il sensore può essere costituito, ad esempio, da un potenziometro rotante, da estensimetri elettrici, corde vibranti o da un servoaccelerometro [GREEN, 1973]. Il trasduttore può essere uniassiale o biassiale. Se nella sonda è montato un trasduttore biassiale si possono eseguire contemporaneamente letture su due direzioni perpendieolari. Questa caratteristica consente di inserire la sonda nel tubo inclinometrico due sole volte anziché quattro.
- La centralina di acquisizione può essere costituita da un voltmetro a lettura diretta, da un ponte a bilanciamento di zero manuale, da un voltmetro digitale o da un ponte a bilanciamento di zero automatico accoppiati ad un display digitale ed un circuito integrato per sommare gli spostamenti locali. Sono reperibili sul mercato
centraline con dispositivo di stampa o di registrazione su nastro magnetico. - Il foro di sondaggio deve essere profondo tanto da consentire l’installazione del tubo inelinometrico per almeno 3 m in terreno stabile; in questo modo gli spostamenti a profondità inferiore possono essere riferiti ad un dato certo. Se si registrano movimenti negli ultimi 3 m del tubo, la base del tubo deve ritenersi in terreno non stabile. Quando non si può evitare questa situazione la posiziòne della testa del tubo deve essere misurata periodicamente con deì rilievi topografici di precisione. La precisione di questi rilievi, che costituiscono la base per il calcolo dei valori assoluti di spostamento, dovrebbe essere idealmente migliore di ± 1 mm.
- L’azimut corretto del tubo inclinometrico deve essere mantenuto dall’inizio alla fine dell’installazione del tubo nel foro dì sondaggio. Un tubo installato inavvertitamente con un’orientazione errata, non deve essere ruotato per correggere l’azimut altrimenti si rischia dì peggiorarne là spiralatura delle guide.
- Poiché il peso dell’unità dì volume dell’acqua con cui si riempie il tubo inclinometrico è inferiore a quello della boiacca di cemento circostante, normalmente, per mantenere il tubo a contatto col fondo foro, si deve applicare una forza verticale sulla testa del tubo fino a che il cemento non .abbia fatto presa.
- Se è richiesta l’esatta direzione del movimento, la spiralatura delle guide del tubo dovrà essere controllata per mezzo di appositi strumenti che possono essere noleggiati da alcuni costruttori. In tal modo le direzioni di spostamento possono essere corrette tenendo conto della spiralatura.
- In fori molto profondi il pompaggio dell’acqua dal tubo può presentare delle difficoltà.
- Generalmente la frequenza delle letture. è scelta in base alla velocità dei movimenti registrati. Quando i movimenti sono rapidi od in accelerazione, la frequenza delle letture può essere maggiore di quanto richiesto in .movimenti lenti o in fase di rallentamento.
- I dati riportati nelle Figg. 2 e 3a, si riferiscono ad una sonda lunga 12 pollici ( 30 cm), inserita in un tubo inclinometrico in spezzoni da 10 piedi (- 3,00 m) uniti con giunti. «a filo». Lo schema della tabella riportato in Fig. 3 e 4 si è rivelato il più efficiente per l’elaborazione manuale dei dati letti con sonde irielinometriche, a prescindere dalle unità di misura impiegate.
- I dati possono essere elaborati sia manualmente sia tramite calcolatore; in ogni caso le varie fasi del calcolo devono essere completamente supervisionate e controllate per prevenire errori di lettura e di trascrizione e per assicurare che venga colto il significato di qualsiasi comportamento anomalo. Ad esempio, spesso è difficile distinguere tra anomalie legate al comportamento del terreno e problemi dell’apparecchiatura.
- L’individuazione di modesti movimenti della roccia in fori profondi pone dei problemi particolari. Se il tubo inclinometrico non è verticale, piccole variazioni dell’allineamento tra i trasduttori e le guide possono causare errori notevoli che danno luogo a movimenti apparenti. Per tenere conto di questi errori si dispone di tecniche di analisi numerica sofisticate. Se si sono verificati movimenti del terreno ed allo stesso tempo è cambiata l’orientazione dei trasduttori,
è difficile stabilire un adeguato fattore di correzione e si richiede un attento giudizio. - Si richiedono cura ed esperienza per:
- Scegliere delle forme di presentazione dei risultati chiare ed economiche.
- Evidenziare nel miglior modo possibile i caratteri principali con cui si manifestano gli spostamenti.
- Evitare confusioni e grafici superflui.
- In generale, tutti i movimenti che si manifestano con una velocità costante o con delle accelerazioni possono essere considerati significativi. Comunque la natura dei movimenti degni di nota ed il lasso di tempo intercorrente tra l’esecuzione delle misure ed il Rapporto sulle Misure dovrebbero essere chiaramente specificati all’inizio della campagna di misura e rivisti periodicamente alla luce dell’andamento dei movimenti. Il Rapporto sulle Misure dovrebbe essere il più semplice possibile per Imitare i ritardi.
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