Come anticipato dalla previgente Normativa anche le NTC 2018 (Capitolo 10) rendono obbligatorio, tra gli elaborati di progetto, il “Piano di manutenzione della parte strutturale dell’opera”.
COME SI COMPONE IL PIANO
Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi, l’attività di manutenzione dell’intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico; esso è costituito dai seguenti documenti operativi:
a) il manuale d’uso;
b) il manuale di manutenzione;
c) il programma di manutenzione.
Manuale d’uso
Il manuale d’uso deve contenere le informazioni relative all’uso corretto “delle parti più importanti del bene”.
Lo scopo del manuale d’uso è evitare danni derivanti da un’utilizzazione impropria e far conoscere all’utente le operazioni atte alla conservazione del bene.
La normativa introduce il concetto di “parti più importanti del bene” e prevede che il progettista, in questa fase di redazione dell’elaborato, debba “scomporre” l’opera.
Manuale di manutenzione
Il manuale di manutenzione deve fornire “in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di assistenza o di servizio”.
Le parti più importanti del bene sono, dunque, le unità tecnologiche.
Tra i contenuti del manuale di manutenzione (che rispetto al manuale d’uso ha carattere più tecnico essendo rivolto principalmente ad operatori specializzati) troviamo “il livello minimo delle prestazioni”.
E’ compito del progettista individuare le anomalie riscontrabili e distinguere le manutenzioni eseguibili dall’utente da quelle eseguibili da personale specializzato.
Programma di manutenzione
Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire a cadenze temporalmente prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. Esso si articola secondo tre sottoprogrammi:
– il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita;
– il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma;
– il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene.